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March 2, 2017

Il grattacapo FW17 di Gucci svelato



Ancora dopo una settimana si continua dibattere sulla sfilata co-ed FW 17 di Gucci e, me compreso, ancora in tanti, ci si gratta il capo, cercando di carpire il senso dei 120 look che fatti sfilare in un corridoio di plexiglass.con tanto di esoterica piramide con annessa banderuola. Penso di aver digerito il tutto e essermi fatto un'idea chiara di quello che Alessandro Michele ci ha proposto.

Tra chi definisce la collezione eccessiva e 'troppa', chi un capolavoro e chi ha ancora un punto interogativo in testa, nessuno si e' soffermato ad osservare gli indizi che lo stilista ha disseminato prima e durante lo show, per enderlo comprensibile e meno emermetico. Nemmeno io a dire la verita, ma riguardando i look con attenzione, facendo una ricerca attenta sul mood e anche sul fatturato, penso di averci, finalmente capito qualcosa.



Prima di tutto sono andato a vedere il fatturato 2016, sul sito Kering, sia per togliermi di mezzo da subito, la parte noiosa del mio tentativo di risolvere il 'rompicapo' FW17 e sia per scoprire se chi ha commentato dicendo che la collezione strizza l'occhio all'Oriente avesse ragione. La risposta e' affermativa, non solo per gli evidenti omaggi in sfilata ( parasoli e stampe orientali) ma anche numericamente - l'area Asia Pacific ha contribuito al 34% del fatturato e il Giappone un altro 10%. Questo e' un minuscolo tassello per capire alcuni look, oltre al fatto che gli articoli in pelle contribuiscono al 55% delle vendite totali.

October 3, 2014

CuteCircuit: Techological Couture. AltaRoma Fashion Show.

Ph: Luca Sorrentino
CuteCircuit, un brand dal nome che e'un gioco/inteccio di parole (corto/cute) come i due tratti distintivi delle creazioni del marchio: moda e tecnologia. La Wearable Technology, tecnologia indossabile, e' sulle pagine dei giornali sempre piu' prepotentemente ( vedi il lancio dell'iWatch), ma al di la' di notizie e annunci ad effetto fin dal 2004, la designer Francesca Rosella e Ryan Genz esperto in progettazione e antropologia, il duo che cosituisce CuteCircuit, studiano ed implementano in maniera costante come mixare efficacemente moda e tecnologie della comunicazione. Il risultato?

Una sfilata all'Auditorium Parco della Musica a Roma, il 2 ottobre, nell'ambito della manifestazione Innovation Week- Maker Faire Rome -  in collaborazione con AltaRoma che promuove il connubio tradizione/innovazione - per celebrare i 10 anni di attivita' e i successi del brand. Abiti da sera, completi, gonne, clutch bags e calzature che si illuminano di ricami grazie ai LED incorporati sui tessuti e controllabili con un'app per iPhone.









CuteCircuit e' l'incontro di due mondi che nel tempo si stanno avvicinando sempre di piu'e la collaborazione di due mondi, quello di Londra Shoreditch, sede del marchio, e la sartorialita' e il design italiano. Anche se non avete mai sentito il nome del marchio, tutti, me compreso, ne abbiamo visto almeno una creazione, se non sui giornali, di certo indossata da celebrities italiane e non; da Laura Pausini Passando per Katy Perry, Rihanna e Nicole Scherzinger che indosso' il Twitter Dress.






September 17, 2014

Burberry SS15. A Very Personal Experience.


Questo post non e' la recensione della sfilata Burberry SS15 di lunedi' 15 settembre, ma il resoconto di come ho personalmente vissuto l'esperienza di essere sotto il pavilion Burberry ed assistere alla sfilata dal vivo piuttosto che in streeaming da casa. (N.d.R. La recensione la trovate online qui su Fashion News Magazine).
Incredulo di aver ricevuto la mail di invito il venerdi' 12 settembre, domenica a lavoro ho comprato un outfit nuvo per l'occasione e lunedi' mattina mi sono avviato da brighton a Londra per la sfilata. Cancelli aperi dalle 12.15 e con inizio sfilata ore 13.
Di classe e semplice il pavilion di Burberry costruito all'interno dei Kensington Garden di Hyde Park, proprio accanto al monumento in memoria del principe Alberto, marito della Regina Vittoria.



Professionali, efficienti ed amichevoli tutti i membri dello staff: dalla security alle pr che controllavano gli inviti e gli accrediti in lista. Nell'emozione di aver passto la' barriera' pr e quindi di essere VERAMENTE all'interno della sfilata Burberry, mi ci vuole piu' di qualche secondo per realizzare che dietro di me c'e' Suzy Menkes alquanto alterata (!) per un disguido tecnico, credo, per la distribuzione del suo 'free newspaper' The Suzy Menkes Report, con le recensioni della giornata precedente. Tutti gli invitati, vip e non, ci siamo mescolati all'ingresso del pavilion, appena sopra le scale, prima di entrare e tra foto e gruppo e selfie sparate sotto il nome del brand, siamo tutti poi entrati, chi seduto e chi in standing.




Le prime impressioni sono state la visione di grandi campiture di colore e un sottofondo (registrato) di cinguettio di uccelli e bosco. Meraviglia. Poi piano piano ho cominciato a studiarmi l'allestimento della location e ho colto il mood della collezione - insetti d'Inghilterra -. Libellule, api, coccinelle e uccelli all'improvviso, con l'ausilio delle sedute colorate formate da file di sgabelli da picnic e il pavimento in rafia, hanno completato la 'cornice' della sfilata. Tutti ad aspettare quindi 'la tela': ovvero la collezione.








Dopo una breve ressa di fotografi per paparazzare Cara e Kate, sedute in prima fila, inzia la sfilata. Una goduria per gli occhi vedere da vicino abiti che sono puro distillato di ispirazione campestre. Un eccellente esempio di come un mood, in mano sapienti, non venga interpretato letteramente ma si concretizzi in una collezione esteticamente piacevole ma anche portabile e adatta al mondo reale.
Avrei voluto avere un sorrisone stampato in faccia tutto il tempo, ma mi sono trattenuto per non fare la figura dell'idiota; tuttavia ho sorriso a 320 denti dentro di me fino a quando sono arrivato a casa un paio di ore dopo ed ancora sorriso se ripenso alla bellissima esperienza vissuta come inviato in Inghilterra per Fashion News Magazine che ringrazio per l'opportunita' datami e con cui collaboro ormai da circa due anni. La moda puo' essere sogno e bellezza anche per chi ne vorrebbe e ne fa una professione. Chi l'ha detto che bisogna essere musoni e tirarsela? 

Io ancora sorrido dentro di me!

June 1, 2013

Accademia di Costume e Moda alla Graduate Fashion Week di Londra


In maniera ormai regolare The Stylist Den segue passo dopo passo tutti gli eventi a cui l'Accademia di Costume e Moda di Roma partecipa o di cui e' protagonista.Questa'anno pper la prima volta partecipera' - e a buon diritto, aggiungo io - alla GFW, ovvero la Graduate Fashion Week di Londra che si terra' dal 2 al 5 giugno. L'Accademia partecipa all'International Show che ospita 15 Universita' di moda estere tra cui le rinomatissime Parsons di New York, Bunka di Tokio e ESMOD di Berlino.
Lo scorso anno partecipai - in veste di blogger - con molto entusiasmo sia alle sfilate di due Universita' di Moda 'locali' - Brighton and Eastbourne - che al Gala Show in cui venne decretata come vincitrice Chloe Jones della Bath Spa University e Karen Jesses per il premio International.


A rappresentare l'Accademia - unica scuola romana a partecipare - sara' Francesca Della Valle, gia' vincitrice del concorso 'Talents 2013' svoltosi ad AltaRoma nel gennaio scorso.la collezione Uomo e Donna che verra' presentata e' composta da 6 outfit, dal nome 'Degrade''. Stesso titolo della collezione vista a Roma, ma non mancheranno soprese, ne sono sicuro tra i 6 outfit, visto che quelli womenswear sono un'assoluta novita' per la GFW.
Purtroppo non mi sara' possibile essere all'Earls Court, dove si svolgera' la sfilata International il 3 giugno ( l'ironia del destino vuole che io sia su un aereo per Roma proprio quando 'Roma' e' a Londra!), qiundi un in bocca al lupo a Francesca e a tutto lo staff che l'accompagnera' e rappresentera' l'Accademia a Londra.





May 13, 2013

Make and Believe Magazine.


In the past four weeks I've been involved, but by bit step by step in the creation and the launch of Make and Believe Magazine. A brand new online magazine that explores  culture, fashion and vintage across the UK. This new project is the brainchild of Danielle Christina Timms, a dear friend and the designer of her own label Daniella Christina. The label's name is quite familiar to this blog as she's part of the Designer's Profile Project that I set up at the beginning of the year and I used her retro, feminine designs for my styling work.



But back to the birth and the upcoming launch of the magazine - Yes! We're launching with an event on the 25th! At first I was asked to be the fashion editor of Make and Believe :-) and I accepted it immediately...then after a week or so Danielle had the idea of a launch event that included a fashion show and live music and things got more...challenging. So, for the fashion part of the event, we have put together an incredible group of three talented designers and labels for the fashion show that will showcase their SS 13 collection: Daniella Christina, Masato London and Tramp Boutique

Credits: Clive Flint

Credits: Aris Vrakas


You all know the three of them, either from this blog, or because you know the Brighton fashion scene. I've already told you about my link with Daniella Christina; Masato London is a label that I've been following for two years now and had the pleasure of seeing on the catwalk last June during Brighton Fashion Week and that you can now find stocked at chicboutiqueco in Hove Tramp Boutique too has been under my radar fro a long time till I had the opportunity to see their carefully selected and edited vintage pieces at Brighton Fashion Week and have the privilege to use their vintage hats for my New Vintage shoot last August.


Last but not least the fashion show and the magazine first issue will have a theme in common, but that's a surprise for now ;-) 

CHECK-OUT the magazine - www.makeandbelievemagazine.com
If any bloggers/writers or creatives would like to attend the launch event on the 25th May, please contact info@makeandbelievemagazine.com

Like our Facebook page too and be in touch through Twitter :-)







September 20, 2012

BusinessInFashion Fashion Show

Binf Fashion Show

In passerella Jose Isaias, Loft 54Milano, Zibilla|Atelier, Donas, Hebe.

Businessinfashion.com, il social network dedicato ai professionisti del settore moda, dopo il successo delle prime quattro edizioni del Binf Fashion Show, si conferma nuovamente come promotore della giovane creatività.
Il locale Le Banque di via Bassano Porrone 6 a Milano, Domenica 23 settembre accoglierà la sfilata di cinque promettenti brand: Jose Isaias, Loft 54Milano, Zibilla|Atelier, Donas, Hebe.

Dalle ore 19 la passerella allestita all’interno del Le Banque, celebre locale situato nel cuore della capitale della moda, sarà cavalcata dalle creazioni di un alternarsi di designer dagli stili eterogenei ed unici. Un’occasione per assistere ad uno spettacolo che si distingue per la sua originalità.
Parole d’ordine della serata: talento ed innovazione!










Businessinfashion.com è il primo social network totalmente dedicato ai protagonisti della moda.
Nato nel 2010, è diventato un punto di riferimento per i creativi del settore che attraverso questa piattaforma virtuale hanno la possibilità di sviluppare la propria attività, farsi conoscere e comunicare con altri professionisti.
Il Binf Fashion Show torna a promuovere il giovane talento del made in Italy, mostrando alcuni fra i migliori emergenti in circolazione.

Press Office
Anna Bension
anna@businessinfashion.com

June 18, 2012

Brighton Boutique Charity Fashion Show - Backstage Impressions

All pictures by: Corinne Jade Noel Photography.

Yesterday I had the opportunity to be backstage at a fashion show, instead of sitting in the audience and reporting about it, as a stylist/dresser, for the Brighton Boutique Charity Fashion Show at the club Oceana, raising money for the Cancer Research Uk. Being the first time backstage didn't know what to expect and was therefore willing to help out wherever possible. The designers (most of which showed at the Brighton Fashion Week - Frocks) where all quite prepared and organised, so there was very little to do styling wise (apart from helping with a couple of quick changes during the show) and I spent my time doing various things - giving designers a clothes rail upon arrival, getting models in touch with designers and hair and make up etc... - and had the time to talk to them and network :-) Was there any backstage drama? Not really but one episode...

Ieri ho avuto l'opportunita' di stare nel backstage di una sfilata invece che seduto tra il pubblico per scriverne un articolo, in veste di stylist/vestiarista, per il Brighton Boutique Charity Fashion Show nel locale Oceana, per raccolgiere fondi per il Cancer Research UK. Essendo la prima volta non sapevo cosa aspettarmi e quindi ero preparato ad aiutare dovunque fosse possibile. Gli stilisti erano tutti molto preparati ed organizzati ( molti dei quali hanno sfilato alla Brighton Fashion Week - Frocks) , quindi c'e' stato poco da fare sul fronte dello styling ( a parte aiutare in un paio di cambi veloci durante la sfilata) e mi sono dato da fare sotto altri aspetti piu' organizzativi - dare un appendi abiti agli stilisti all'arrivo, mandare le modelle al trucco e parrucco o a conoscre gli stilisti ( se non erano state al fitting) etc... - e ho avuto il tempo di parlare con loro e di fare un po' di networking :-) Ci sono stati drammi da backstage? Veramenete no a parte un episodio...



Here the drama: shoes! A designer realised that she packed some odd pairs of shoes resulting in three models with no shoes at all. It got sorted out by another stylist who was backstage who did a run to a shoe shop and get them borrowed just for the show. Once I was aware of that, I gave an help with the practicality of it: taping! It's apparently a trivial thing to do but really important if you have to return the shoes and not be charged for them. It follows that the taping has to be done properly and without the tape showing (obviously).

Ecco il dramma: le scarpe! Una stilista si e' accorta di aver messo in nel suo bagaglio alcune paia di scarpe scompagante con il risultato di avere tre modelle senza scrape. La questione si e' risolta quando un altro stylist che era con me backstage ha fatto una scappataal negozio di scarpe piu' vicino e se le e' fatte prestare per la sfilata. Una volta che mi sono accorto di cio' che era successo, ho dato una mano con il lato pratico della faccenda: nastro adesivo sotto la suola! E'una cosa apparentemente di poco conto ma molto importante se le scarpe devono essere restitutite e non pagarle. Ne consegue che cheil lavoro va fatto scrupolosamente e senza che spunti fuori (ovviamente)





Here some backstage pics and the list of the designer that shocased theor collections.
Ecco alcune immagini di backstage e la lista di designer che hanno fatto sfilare le loro collezioni.

FRANTIC ABOUT FRANCES
www.franticaboutfrances.co.uk/



OH MY HONEY
http://www.ohmyhoney.bigcartel.com/

 DANIELLA CHRISTINA
http://www.daniellachristina.com

CHRISSIE NICHOLSON-WILD
http://www.curvecouture.co.uk/

ANETA MACKONYTE
http://www.brightonfashionweek.com/aneta-mackonyte/

PARK SO YEON
http://www.brightonfashionweek.com/so-yeon-park/

JENNA SHAHIRA EL-KOMBOZ
http://www.brightonfashionweek.com/jenna-shahira-el-komboz/

JOE GOODE
http://www.brightonfashionweek.com/joe-goode/

 SACRED LATEX
https://www.facebook.com/pages/Sacred-Latex/167982839962144?ref=ts

JYLLE NAVARRO
 http://jyllenavarro.blogspot.co.uk/

KATERINA CHOU

CHERIE YANG