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June 3, 2022

Roma Fashion Week. London Fashion Week. Fashion. Back on track!

 

Here we go again. Back to writing on this blog after four months of a busy, busy time on the off line world – new role in the Partnership basically with all that it entails. I’ve struggled to keep up with my fashion news, fashion weeks and writing about it even though I kept reading about it and reviewing LFW as a UK Fashion Correspondent for Fashion News Magazine – in Italian, 160 articles so far ;-)

I now feel much more settled in my new role as a Retail Training Specialist and I’m back to giving my point of view on all things fashion. In English. Yep. I regularly floated between writing in Italian or English or a mix of both (hard work!) but I have finally realised, after more 10 years of blogging, and 10 years in the UK it, I have an English-speaking audience that would miss out if I don’t do that. So sorry Italian friends. If you can’t read English well but are still interested in my posts, I usually post lots of pictures and videos and you can use Google translate for help. :-(

Also, all of the above is a true reflection of who I am. An Italian (Roman) living and working in England, interested in both cultures and both fashion worlds. That’s why most of the past posts are about Roma Fashion Week – yes, there is one in Rome! – but also anecdotes and reflections on London Fashion Week that I have been regularly attending since 2011.

Back on track as well as I’ve just received accreditations for the upcoming LFW June 11th/13th and going to tell you about the February 2022 Roma Fashion Week edition and the upcoming July one.  So...more content coming your way on this platform soon...


December 1, 2017

Brevi Pensieri di un 'Blogger' Fallito e una Promessa


Ok, ok, il titolo e' drammatico ma riassume in breve un'impressione - ormai diventata una fatto - che ho da mesi; avere un blog e dedicarcisi nei giorni in cui non lavoro, non basta piu' e non diverra' mai la mia professione principale. Passati sono in tempi in cui lavoravo part-time, il blog aveva tempo di essere riempito di contenuti e cresceva e cresceva. 

Alcuni pensieri di un blogger fallito - non nel senso negativo - che ha fatto altre scelte nel tempo.
  • Essere manager di reparto a tempo pieno mi ha portato a non avere tempo e le energie sia fisiche che mentali per far crescere il blog come strumento professionale e di guadagno. Gestire a tempo pieno altre persone, spesso anche il negozio non da molto spazio ad altro.

  • Molte persone che consoco hanno affiancato attivita' di marketing, di insegamento o di organizzazione di eventi e pr al blogging. Io ho provato la strada dello styling e poi sono finito nel 'buco nero' del retail che amo e odio e che sara' la mia professione pricipale per la vita.
  • Non sono mai stato un blogger di outfit, un influencer ma la mia forza sta nella capacita' di analisi di una sfilata, un evento o una news di moda.
  • Purtroppo poche sono le notizie, i fatti di moda o anche le collezioni e le sfilate che mi suscitano interesse e quindi lo stimolo per scrivere; non so voi ma io sono in questa situazione da un po' di mesi.
PROMETTO pero' di:
  • Continuare a fare i salti mortali per assistere alle sfilate delle London Fashion Week e quelle di AltaRoma - gia' o chiesto accredito per quelle di gennaio ( Londra) e prenotato volo per Roma!
  • Continuare a scrivere, descrivere il bello, il brutto e l'interessante del fashion system sperando di continuare ad avere quella crediblita' che credo di aver conquistato sul campo anche senza avere milioni di followers.
  • Continuare a offrire il mio punto di vista nell'ambito retail che conosco bene dal suo interno lavorandoci giornalmente.

August 22, 2016

Raccontare la Moda? Missione Impossibile.


Sara' il mio scetticismo temporaneo, sara' la stagione estiva prima di notizie di moda interessanti o il panorama moda piatto da molti punti di vista: dalle passerelle, ai negozi alla comunicazione. Da un paio di mesi rifletto e rimurgino su cosa si sia inceppato nel sistema e, lavorando tutti i santi giorni in un negozio di una catena di abbigliamento, sono proprio nell'occhio del ciclone.

Leggo e sento dire da molto tempo che la creativita' e stata soppiantata dal marketing e dalla commercialita', che l'online uccidera' i negozi tradizionali, che i clienti sono avidi di esperienze e non solo di prodotti. Parole, parole, parole ma poco si e' smosso negli ultimi anni. Arriva poi Alessandro Michele e si grida al miracolo! Io direi che piu' che genio Michele ha riportato il focus sul creare e raccontare la (sua) moda, creando un mondo di collezione in collezione, ampliandolo e rendendolo intellegibile - dopo loa prima sfilata quasi tutti ci siamo gratatti la testa cercando di capire cosa avesse sfilato, ora quando Gucci sfila sappiamo seguire il filo del discorso.

Pochi sono gli stilisti che raccontano storie ed incantano e finite le sfilate, ancora meno sono i giornalisti e gli addetti al settore che sanno continuare la narrazione come si deve. Instagram, i live di Facebook, Twitter e Snapchat sono il Bignami della moda, inadatti a rendere eccitante le collezioni di una stagione. 

Molto meglio un post di Susie Bubble, un articolo di Alexander Fury o un servizio fotografico di Grace Coddignton. Questi tre, infatti, spendono tempo ed energie nell'andare oltre l'immagine di una sfilata, contestualizzando, spiegando e raccontando, con parole o scatti, cio' che a occhio nudo sembra solo una sequenza di abiti, accessori, trucco, parrucco e modelle che camminano avanti e dietro. ma a parte loro e forse altri che non conosco, il resto della comunicazione di moda e' di una noia mortale.

Arriviamo poi alla base della piramide: l'esperienza online e in negozio. La formula e-commerce e contenuti editoriali lanciata da  Net-a-Porter ha funzionato, funziona tutt'ora ma comincia ad essere datata - non so voi, ma io i conteuti di questi siti non li leggo mai! Si va poi in negozio, parlo di shopping mall ( Selfrodges) e fast fashion e l'esperienza dov'e'? Non c'e'. La solita formula di musica, promozioni, customer service piu' o meno discreto, ma spesso assente e basta. la maggiorparte delle volte mi annoio a fare shopping e lo faccio il meno spesso possibile, pur amando la moda.

Dalla passerella passando per i media e poi i negozi, la magia ed il racconto di moda si e' completamente perso. Raccontare la moda? Missione Impossibile per ora.

August 5, 2016

Fashion Restart. Una Pausa per gli Occhi


A quasi una settimana di distanza  dal mio scorso post, in cui mettevo nero su bianco, i miei dubbi riguardo al blogging e alla rilevanza delle notizie di moda che circolano da un bel po', mi ritrovo, per fortuna, ancora a scrivere e dire la mia. Come il cervello ed il fisico vanno in ferie ad agosto ( non per tutti e prevalentemente in Italia) ritengo sia giusto che anche gli occhi di chi lavora e scrive di moda abbiano diritto ad una pausa e a rigenerarsi.
Centinaia di immagini di sfilate scrutate ed analizzate di fashion week in fashion week, collezioni viste dal vero su Milano, Parigi e Londra, in passerella e backstage, editate per l'online o il proprio blog: ad un certo punto si smette di guardare veramente e gli occhi vedono senza far scaturire un pensiero, critico o meno, questo sta alla testa dei proprietari del paio di occhi.

Prendiamoci una pausa dalla moda questo agosto e rinfreschiamoci gli occhi con cio' che ci piace: natura, arte, cinema, libri, cibo etc...niente immagini di abiti, accessori, profumi, beauty. Che i nostri occhi si ricarichino e siano pronti a ripartire belli freschi a settembre.

July 31, 2016

To Blog or Not To Blog?


Sono quasi due settimane che non posto nulla e comunque la 'crisi' e' comiciata tre mesi fa; 3 post ad aprile, 1 a maggio, 2 a giugno e 4 a luglio grazie ad AltaRoma. 
Ancora non mi sono dato una risposta definitiva alla domanda 'continuare a postare sul blog ( e scrivere) o no?' 
Oltre ad esserci stati cambiamenti nella mia vita lavorativa, personale e socio-politica - trasferimento di sede lavorativa con una mole di lavoro eccessiva, due lutti nella mia cerchia familiare e di amici, oltre al grande shock della Brexit che, vissuta dall'interno da un giorno all'altro ha buttato il morale a terra a tutti oltre a creare discontento, divisione, impennata di razzismo ed incertezza - nel corso delle settimane, guardandomi intorno, ho trovato sempre meno cose interessanti e rilevanti di cui scrivere dell'ambito della moda

Di notizie ce ne sono centinaia al giorno su siti e blog, ma io, onestamente, non vedo piu' nulla di cosi' interessante su cui dare il mio punto di vista o anche solo far notare perche' notiziabile. Sicuramente il mio essere travolto da cosi' tante problematiche personali e del mondo in cui vivo, mi ha fatto mettere in drammatica prospettiva l'importanza del mio blog e del mondo della moda (per ora) ma credo che a monte ci sia proprio un problema di sostanza. 

Seguo sempre con interesse e imparo molto ogni giorno, dalle osservazioni e dalle discussioni online di due persone, Maria Katia Doria e Daniel A. Colby, che da tempo osservano, commentano e criticano con fondatezza un sistema e un modo di fare moda che e' marketing, fumo e niente arrosto ormai da molte stagioni. Ammiro persone come loro che, non si fanno abbattere dalla poverta' di idee che circola, e che continuano a scrivere, postare e parlare di moda. Forse e giunto il momento di essere meno politicamente corretto e dire la mia al 100% o forse di chiudere il blog e andare off-line.

Vedremo.

December 13, 2014

3 Weeks Off Line. 3 Weeks of Life.


L'ultimo post risale al 22 novembre 2014, 3 settimane fa, che nellala blogosfera equivalgono, diciamo a 30 anni? Non sono stato attivo per una serie di motivi, quasi tutti positivi, per i quali ho dovuto scegliere tra la mia vita online e quella off line. Ho comunque mandato avanti il mio impegno come corrispodente dal Regno Unito per Fashion News Magazine, scrivendo del Natale ad Hyde Park, da Liberty e del Victoria's Secret Fashion Show.
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My last post dates back to November the 22nd, 3 weeks ago, that in the blog world are like, let's say, 30 years? I haven't been active for several reason, most of which are positive, and because of I had to choose between my online and offline life. I've maintained my collaboration with for Fashion News Magazine as their UK correspondent, writing about Christmas in Hyde Park, in Liberty and the Victoria's Secret Fashion Show.



Il motivo principale di questa scelta e' stata la celebrazione dell'unione civile qui a Brighton con Roger il 5 dicembre:-) dopo 13 anni di felicissima convivenza. Anche se abbiamo fatto tutto in scala ridotta - noi 2, i testimoni ed un fotografo - siamo stati comunque impegnati con i preparativi pre-cerimonia e i festeggiamenti post-unione, terminati qualche giorno fa con un 'afternoon tea' molto fashion di cui vi parlero' in un post ad hoc tra qualche giorno.

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The main reason of that choice was the celebration of my civil partnership here in Brighton with Roger on december the 5th :-) after 13 very happy years of being together. Even if we did things on a small scale - us, the 2 witnesses and the photographer - we have been busy all the same organising things and then carrying on with the several celebrations that finished just few days ago with a fashionable 'afternoon tea' that I'll describe in detail in a dedicated post soon.




Inoltre dicembre non e' il mese ideale per post originali e creativi; e' tutto un parlare di party outfit, party make up, maglioni di Natale e regali. Francamente piuttosto che scrivere di argomenti che altri 10.000 trattano, preferisco tacere, oltre al fatto che questo e' un mese fatto di feste e contro-feste, a cui non vado o non posso andare, il cui interesse e' limitato solo a coloro che vi partecipano; anche in questo caso non sempre vedo l'utilita' di scriverne.
Da oggi riprendo a barcamenarmi tra online ed offline, avendo ricaricato le 'batterie' e con un anello al dito!
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Last but not least, December is not the ideal time to come up with original content on the blog; it's all about party outfits, party make up, Christmas jumpers and presents. Honestly I'd rather shut up than write what 10.000 other blogs talk about and as this is also the month of parties, where I don't go or can't go, I don't really see the point of writing about them.
From today though I'll resume my getting by between my online and offline life, full of energies and with a ring on my finger :-)

February 8, 2014

The Blonde Salad x Steve Madden. The Capsule Collection.

Campaign photos by Andrew Arthur


Ieri quando sulla mia pagina FB, e' apparso il post di The Blonde Salad aka Chiara Ferragni che pubblicizzava la sua capsule collection con Steve Madden, celeberrimo designer di scarpe negli Stati Uniti, il nome di quest'ultimo non mi e' apparso nuovo e dopo averci pensato un po' ho connesso. Steve Madden e' citato ed appare nell'ultimo film di Scorsese, quello con Di Caprio, Il Lupo di Wall Street, che ho vistoa  ondta circa tre settimane fa, come una delle aziende coinvolte nella frode dell'azienda di brokeraggio Stratton Oakmont. Ricomposto il tutto sono andato sul post e sul sito di Madden per vedere di cosa si tratta e della qualita' della capsule collection.
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Yesterday, when on my FB wall, The Blond Salad aka Chiara Ferragni post appeared about her capsule collection with Steve Madden, a welle stablished shoe designer in the USA, his name rang a bell and after a bit of thought I realised. Steve Madden is named and appears in the latest Scorsese film, the one with Di Caprio, The Wolf Of New York, that I saw three weeks ago in London, as the CEO of one of the companies involved in the Stratton Oakmont brokerage fraud. Then I went on her blog and on his website to check the capsule collection out.


Con prezzi che vanno tra i $129.95 e i $179.95 ( €96-€133) e calzature di vari tipi, dalle peep toe con tacchi medio alti a scarponcini in pitone e sneakers slip-on, questa capsule collection non solo e' di ottima qualita', essendo i materiali di prima scelta - pelle, pitone, nabule e velluto - ma la Ferragni dimostra di aver aggiustato il tiro dalla sua precedente esperienza nel campo delle calzature, affidandosi e collaborando con chi, come Madden e' shoe designer di professione ed abbassando i prezzi
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With prices ranging from $129.95 and $179.95 ( £80-£110) and style going from mid-heel peep toes to piton skin boots and slip-on sneakers, this capsule collection not only is of high quality, being the materials of first choice - leather, piton, nabuk and suede - but Ferragni shows to have learn from her previous foray into shoe design, that the best choice is to work with people, like Madden, who are shoe designers by profession and lowering the prices.















August 26, 2013

A New Blog Life: The Stylist Den - Style and Fashion In the Uk Through Italian Eyes.


Un post breve breve per voltare pagina e ri-inziare a scriver sul blog con occhi nuovi, nuova energia e un nuovo look. Da un paio di mesi ero un po' frustrato per la mancanza di tempo che avevo per il blog e nonostante abbia continuato a poster mi sono poi accorto di averlo fatto in maniera automatica e senza quella passione iniziale che mi ha spinto ad aprire il blog 3 anni fa. qundo lo stallo e la decisione di non postare per 3 settimane, che poi sono diminuite a 2 visto che mi prudevano le mani.

Nuovo banner e nuovo sfondo, oltre che avere un nuovo focus ovvero, come da titolo 'Style and Fashion In the Uk Thorugh Italian Eyes'. Ormai sono qui in Inghilterra da due anni, ma ancora con radici, amici e un senso del gusto tutto italiano, ma nella fortunata posisione di poter avere uno sguardo ad ampio raggio qui e sull'Italia. Sotto il primo tentativo di banner :-) con caffe' e the' che si mescolano in una tazza a simbolo dei due 'mondi' che mi influenzano, ma poi ho scelto il piu' sobrio banner con il bow tie. Nuovo sfondo creato cambiando i colori del mitico Burberry check :-) Che ne pensate? 








October 29, 2012

The Stylist Den su Vogue.it_ Style Bubble - Vogue.it



Stamattina, collgandomi su Vogue.it (come sempre) una bella sorpresa. L'articolo che avevo scritto per VogueEncyclo e' stato pubblicato! L'argomento? Blog e bloogers ovviamente. Il soggetto? Style Bubble chiaramente. La mia blogger preferita e (secondo me) la piu' brava :-)

Eccovi link http://www.vogue.it/encyclo/blogger/s/style-bubble

October 22, 2012

Back on the Blogging Track!


Hello there and apologies for having disappeared from the interweb for 10 days!
Really busy days and great news :-) First things first. Last week I spent four great days back in Rome to meet my first newborn nephew Adriano, born on September 15th. Plus I started a week end job in the brand new River Island branch in Eastbourne. That meant long shifts to fit the shop, work during the opening week end (October 13th) and then fly to Italy from Tuesday to Friday and back to work.
I'm back on (the blogging) track now ;-)

Ciao a tutti e sincere scuse per essere sparito dalla faccia di Internet per 10 giorni!
Giorni impegnatissimi e buone notizie :-) Prima di tutto...La scorsa settimana ho passato quattro giorni stupendi a Roma per fare la 'conoscenza' del mio primo nipotino, Adriano, nato il 15 settembre. Inoltre ho inizato a lavorare nei week end nel nuovissimo negozio di River Island a Eastbourne. Cio' ha significato turni lunghissimi per allestirlo, lavorare nel week end di apertura (il 13 ottobre) e poi volare a Roma dal martedi' al venerdi' per ritornare a lavoro poi nel week end.
Ora pero' sono di nuovo in pista eh!





That's my River Island uniform :-) I Love it!
Questa e' la mia uniforme da River Island :-) La adoro!







July 14, 2012

The 50 best Italian fashion blogs - Reflections



For the forth month in a row Les Cahiers Fashion Marketing has been producing and publishing the 50 best Italian fashion blogs ranking according to strict numeric parameters. Since it began The Blonde Salad by Chiara Ferragni is being on top almost every time (Rock'n Mode by Laura Manfredi was 1st in Febraury) .What's quite interesting about the ranking, it's the string of  debates and controversies that follow after it's publishes and by now I personally find them irrelevant.
Comments usually bash the blogs that made it to the top and say that number don't automatically always reflect quality - which (in principle) is obviously true.

Per il quarto mese di fila Les Cahiers Fashion Marketing ha prodotto e pubblicato la classifica dei migliori 50 fashion blog italiani secondo parametri numerici chiari e dichiarati. Da quando tutto cio'e' iniziato The Blonde Salad di Chiara Ferragni e' stato quasi sempre in cima (a febbraio il primo posto e' stato di Rock'n Mode di Laura Mnafredi). Cio' che e' interessante della classifica, e' la scia di dibattiti e polemiche che ne seguono e che ad oggi, personalmente trovo irrilevanti.I commenti infatti di solito mirano a criticare ferocemente i blog che sono al topo della classifica e dicono che i numeri non necessariamente riflettono la qualita' dei contentuti - il che (in pricipio) e' ovviamente vero.

April 3, 2012

I nodi del fashion blogging vengono al pettine.


Un articolo di Simone Marchetti su Repubblica Economia e Finanza di ieri ha riacceso le polveri tra gornalisti di moda e fashion blogger, come accaduto gia' a gennaio quando un gruppo di giornaliste di moda - rimaste poi anonime - avrebbe voluto dare un ultimatum ai designer durante le sfilate moda donna milanesi - o noi o loro. Lasciando da parte la maliziosita' dell'articolo, la  lacuna di aver fatto dato una notizia basata su 'indiscrezioni' poi 'confermate' - si, ma da chi? - , l'aver attaccato la Ferrgni senz apero' nominarla ed il fatto che un giornalista di una testata nazionale come Repbubblica non abbia avuto altro materiale notiziabile, il pezzo ha pero' messo, nuovamente in luce una serie di problematiche di cui, prima o poi, pr e marketing dovranno rendersi conto, che riassumo nei seguenti punti.

1) La varia natura dei fashion blog. C'e' chi posta solo outfit, c'e' chi partecipa ad eventi e sfilate e ne fa un reportge piu' o meno live e  piu' o meno personalizzato, c'e' chi fa un blogging vicino allo stile dei magazine tradizionali, c'e' chi fa DIY, e poi c'e' chi fa un mix di tutte queste cose.
Stabilire quale tipo di fashion blogging sia quello giusto o migliore non ha senso, poiche'sta al lettore o follower decidere quello che gli/le piace di piu'. Personalmente seguo blog che abbiano fondamentalmente dei contenuti: eventi, sfilate news, giovani designer e marchi etc...e un outfit personale qua e la' non mi dispiace.

2) Remunerativita' dell'investimento sui blogger. Che si tratti di vitto e alloggio pagato, di un compenso a due, tre, o quattro zeri, di outfit gratuiti o quant'altro, l'investimento che un marchio fa su un blogger e su un evento dovrebbe essere sempre quantificabile, se non in temini monetari, per lo meno in termini di visualizzazioni, click etc... L'impressione nettissima che ho invece e' che in Italia, tranne in alcuni rari casi, come  Stefanel e Prada a Tokio, le case di moda non si prendono la briga di collaborare con blogger in linea la propria immagine, valori etc... ma che facciano affidamento sempre sui soliti noti contando sul fatto che...sono noti.

3) Compensi e monetizzazione. Un giornalista lavora per una redazione ed un giornale e anche se free lance alla fine del mese riceve un compenso. Il blogger no. Per guadagnare con un blog, lo si monetizza, accettando pubblicita' sulla propria pagina, scrivendo post a pagamento, facendo affiliate marketing o come la Ferragni facendosi pagare da chi invita. Ma l'ultimo caso e' a parte, poiche' dobbiamo ormai metterci in testa che blogger famosi e popolari, come anche Bryan Boy, sono ormai anche delle celebrities. E se un attore, un cantante etc... viene pagato per presenziare un evento o pubblicizzare un prodotto, perche' un blogger-celebrity dovrebbe farlo gratuitamente?

Ritengo che sara' il tempo a selezionare i meritevoli ma e' sopratutto nelle mani e nell'intelligenza dei pr e di chi fa marketing cominciare a puntare su blog e blogger di qualita' e contenuti, andando oltre il solo fatto di usare chi e' piu' o meno noto. A voi la parola ora....altri nodi al pettine nel fashion blogging?

February 24, 2012

How to get traffic for your blog. Come avere traffico sul tuo blog.


Yep...that's the picture of my blog persona that I chose as iIstarted blogging in June 2010.
It's been just more than a year and half and I've learnt a few things about blogging and above all how to drive traffic to your posts. It doesn't really make sense to blog if your contents doesnt get read!
There's no magic formula, of course, but there are some guideline that I found helpful.

Si...questa e' la foto del mio alter ego sul blog che ho scelto da quando ho comiciato a postare nel giugno 2010. E' piu' di un anno e mezzo e ho imparato alcune cose sul blogging e sopratutto su come aver del 'traffico' sui miei post. Non ha senso avere un blog se i contenuti che si scrivono non vengono letti!
Non c'e' nessuna formula magica, naturalmente, ma ci sono alcune linee guida che trovo utili.




1) Content and Relevance
Write about a topic that you like or are interested in, of course, and before writing do your homework - research the details of the topic, names, dates, pictures- and offer your point of view on that topic.
I really hate bumping into blogs that have very poor content and that offer information that I can find everywhere. Unfortunately even among the best known fashion blogs some are like that - BryanBoy  has become really boring and doesnt really add anything to the fashion bloggin scene.
Style Bubble instead it's excellent. A lot of information that can't be found anywhere else or a personal point of view of brand, designers and fashion shows.

1) Contenuto e Rilevanza.
Scrivete su un argomento che vi piace o vi interessa, ovviamente, e prima di farlo 'fate i compiti' -ricercate i dettagli del tema da trattare, nomi, date, immagini - e offrite un punto di vista personale.
Mi rode tantissimo quando mi capita di leggere blog che hanno dei contenuti scarsissimi e offrono informazioni che posso trovare ovunque. Sfortunatamente anche tra i blog piu' conosciuti e' cosi' - BryanBoy e' diventato noioso e non aggiunge piu' nulla al panorama del fashion blogging.
Style Bubble invece e' ottimo. Un sacco di informazioni che non si trovano in giro o comunque un punto di vista personalissimo su brand, designer, eventi e sfilate.





2) Links and Social Media.
Once your post it's written and has relevant pictures added ( are important!!) link some of the brands, designers, names, products etc...to their websites, like I did above with BrianBoy and Style Bubble.
In this way you offer to your readers even more content.
Link you post on every social media available - Facebook, Twitter and the pictures on Pinterest -, find  groups interested in your topic, in my (our) case fashion, on Facebook and outside it.

2) Link e Social Media.
Una volta che il post e' scritto e ha delle immagini che si riferiscono a cio' che avete scritto  (sono importanti!!) mettete i link dei siti di alcuni brand, nomi , prodotti etc...che avete nominato, come ho fatto al punto 1 con BryanBoy e Style Bubble.
In questo modo offrite ai lettori ancora piu' contenuti.
Linkate il vostro post su ogni social media disponibile - Facebook, Twitter e le immagini su Pinterest - e trovate gruppi  interessati al vostro tema, nel mio ( nostro) caso , la moda su Facebook e al di fuori.


3) SEO and your Post Titles.
SEO (Search Engine Optimisation) it's basically the position that you post title, or blog occupies on the Google search result page or any other serach engine. 
The higher you post is, the more visibility and the highest the chance to get clicked.
You can make your post title SEO-friendly in many ways.
I haven't mastered the SEO skill yet but before posting a title I simply Google it, see how many title similar to mine there are and try to use some popular words in those titles AND keep it simple.

3) SEO e Titoli dei Post.
Il SEO (Search Engine Optimisation) e' la posizione che il titolo del vostro post, o blog, occupa nella pagina dei risultati di Google o di altri motori di ricerca. 
Piu' il post e' in alto e' maggiore e' la visbilita' e la possibilita' di essere cliccato.
Per rendere il titolo del vostro post SEO-friendly ci sono molti modi.
Io non padroneggio ancora la tecnica SEO ma prima di pubblcare e postare metto su Google il titolo che ho in mente, vedo quanti titoli simili ci sono e provo a inserirci le parole piu' popolari in quei titoli E tenerlo semplice.

These are, roughly, the thing I keep in mind when blogging, even though there are others.
I'd like to know what do you do to drive traffic to your blog.

Queste sono, piu' o meno, le cose che tengo a mente quando 'bloggo', anche se ce ne sono anche altre.
Mi piacerebbe sapere cosa fate voi per attirare traffico sul vostro blog.

February 20, 2012

Fashion Blogs and Websites that Really Matter and I like.

I had planned to head to the Italian Cultural Institute in London todays, to report about the selecyion of Italian designers showing there as part of the LFW initiative to showcase designers from all over the world.I'm in bed instead with stomacache, with the laptop on my lap trying not be bored.
So I've been doing my daily round of read on the interwebs and i though that, both to kill some time and write a useful post, I'll compile a list of fashion blog and websites that keep me informed and that are relevant and informative in the fashion scene and not fluff. I'll include just a few that I don't like anymore but keep following just for the sake of being updated.

STYLE BUBBLE by Susie Lau


The main focus of Style Bubble is the focus on young designers and labels as well as off the beaten track shops or boutiques. Her posts are really well written, long and full of informations and amazing pictures taken by her. She covers the main fashion weeks plus the Tokyo one and occasionally the Swedish one as well.
She post pictures of her quirky outfits too but without showing off the labels and genuinely loving what she's wearing.




This is technically speking a weblog, with several writers, and an editor.
It covers fashion news, trends, the fashion shows, beauty and all that is fashion related.
It is a good read because it is updated several times a day and it really deleivers news quickly and with a distinctive voice. They also feature fashion internishs and job offers too.
It is NY based so it's good to be aware of what's going on on the other side of the Ocean.




Another weblog like Fashionista.com covering the same topics (fashion news, trends, the fashion shows, beauty and all that is fashion related) but with a light and gossipy attitude.
It has a feture called StyleDish, which is a weekly round up of news from other weblog aprtner sites.
Based in the US.





The title says it all. This great website covers the business side of fashion. Simple but with a twist.
Infact every day BOF editors select the best fashion/business article for the web and aggregate them for you.
Plus they do produce original, in depth content and interviews and they focus a lot on the link between fashion/businnes AND technology.
It is a great addition to the fashion-only related sites because atthe end of the day we mustn't forget that fashion is a huge economic force in our globalised world.

Then there are few weblogs of friends that I follow in Italy.









The list goes on with some obvious choices like Vogue.it ,Vogue.co.uk and Style.com, I-D and occasional peep on the site of W magazine, Harper's Bazaar and Elle.

If there's any blog/website that you think I left out just let me know in the comments.
This is a list of what I personally find useful and interesting and doesn't mean that the ones I didn't list are not worth of reading.

Cheers!!